La cucina di Amalfi e della Costiera sono legate in maniera indissolubile al territorio e queste zone sono straordinarie non solo dal punto di vista paesaggistico ma anche enogastronomico.
Chi trascorre alcuni giorni in questa zona non può esimersi dal sedersi a tavola per scoprire i piatti tipici dai sapori unici e inconfondibili.
Ecco tra antipasti, primi, secondi e dolci cosa mangiare ad Amalfi.
Ndunderi: Questo piatto tipico della costiera di Amalfi è considerato dall’Unesco uno dei tipi di pasta più antiche del mondo.
Conosciuti ai tempi dei romani, sono degli gnocchi particolari fatti con farina (all’epoca si usava quella di farro), ricotta fresca (un tempo si usava il caglio), uova che vengono conditi con salsa di pomodoro fresco.
La lavorazione avviene rigorosamente a mano e si tramanda di generazione in generazione.
Alici: Le Alici di Cetara, il piccolo borgo marinaro sulla Costiera sono famose in tutta la zona e non si può venire ad Amalfi senza assaggiarle.
Pescate rigorosamente in primavera, le alici vengono pulite, lavate e messe sotto sale; il liquido che si ricava da origine alla nota colatura, squisita per condire i primi piatti.
Ma troverete questo pesce anche impanato da gustare come antipasto, marinato o sott’olio. A voi la scelta.
Minestra marinata:
Una zuppa invernale tipica di Amalfi è la minestra marinata detta anche “pignato grasso” che un tempo si gustava a Natale e Pasqua mentre oggi la si consuma spesso durante la fredda stagione.
Le origini risalgono alla dominazione spagnola del XIV° quando la ricetta fu importata in Campania.
Il piatto è a base di verdure (broccoli, cicoria, cavolo) lessate in brodo di pollo con cipolla e pezzenta, un insaccato locale composto da cotiche e frattaglie di maiale.
Prima di servire la zuppa va spolverata con cacio cavallo stagionato e parmigiano reggiano.
Scialatielli cozze e vongole: Gli scialatielli sono la tipica pasta fresca campana nata ad Amalfi nel 1978 per mano dello Chef Enrico Cosentino.
A base di acqua e farina sono delle listarelle più corte degli spaghetti ma più larghe e rettangolari e la loro porosità assorbe bene molti sughi.
Ad Amalfi è famosa la versione con cozze, vongole e pomodorini.
Il nome deriva da due vocaboli napoletani “scialare” che significa godere e “tiella” che vuol dire padella, propriamente un godimento nella pentola.
Pastarelle amalfitane: Un semplice ma goloso dolce tipico di Amalfi sono le pastarelle o bacetti, dei biscotti farciti con crema di limone della costiera.
La base si ricava da un impasto di farina, fecola di patate, nocciole, zucchero, burro, lievito e uova mentre la crema viene fatta con scorza di limone, limoncello, latte e cioccolato bianco.
Il sapore è delicato ma gustoso e vi verrà voglia di mangiarne uno dietro l’altro.
Melanzane con la cioccolata: Ad Amalfi le chiamano mulugnane c’a ciucculata e sono una specialità tipica del ferragosto di Maiori un borgo della costiera, dove vengono preparate in occasione della festa patronale del paese.
Si tratta di uno sformato dolce a base di melanzane fritte, impanate e poi immerse nella cioccolata.
Prima di servirle vengono cosparse con mandorle, amaretti e cioccolato fondente tritato.
Pezzogna all’acqua pazza: La Pezzogna è un tipico pesce che vive nei fondali del Tirreno nelle zone intorno alla costiera Amalfitana ed è una specie molto pregiata e saporita perché si ciba di gamberetti e molluschi.
Qui si cucina all’acqua pazza all’interno di un tegame con pomodorini, aglio e prezzemolo, sfumato con vino bianco e lasciato cuocere con il sugo che si forma.
Totani alla praianese: Praiano è uno dei borghi della costiera incastonato tra Amalfi e Positano che ha molto da offrire non solo paesaggisticamente ma anche dal punto di vista gastronomico.
Questo piatto è molto amato e conosciuto, economico e gustoso, e veniva consumato un tempo soprattutto dai pescatori.
I totani devono essere freschi, ben lavati, puliti e tagliati a rondelle di 2 cm, vengono cucinati in un tegame con le patate tagliate a tocchetti. Il tutto va insaporito con olio, aglio e fatto cuocere per venti minuti a fuoco medio.
Spaghetti al limone:
Gli spaghetti conditi con il limone, preferibilmente il “Costiera d’Amalfi IGP” provengono da una ricetta antica che veniva preparata nelle famiglie soprattutto in estate.
La pasta deve essere quella proveniente da Gragnano e va condita con il succo fresco del limone che va fatto scaldare in un tegame con aglio e olio.
Limoncello: Tra le squisitezze tipiche di Amalfi c’è il limoncello, il liquore digestivo realizzato con la scorza di limone il cui grado alcolico va tra il 20% e il 32% vol.
Il gusto dolce e il colore giallo si ottengono lasciando macerare nell’alcol puro le scorze di limone mischiate ad acqua e zucchero.
Prima di essere gustato però deve restare in bottiglia almeno 1 mese.
Pare sia stato inventato i primi del 900 nella famiglia Canale ma solo nel 1988 il marchio “limoncello” è stato registrato ufficialmente.