La Costiera Cilentana è un tratto di costa della Campania che va dal Golfo di Salerno al Golfo di Policastro e che fa parte dell’ampio territorio del Cilento, che da solo costituisce ben due terzi della provincia di Salerno.
La Costiera Cilentana comprende 11 comuni: Paestum, Agropoli, Castellabate, Acciaroli, Ascea, Pisciotta, Palinuro, Marina di Camerota, Scario, Policastro e Sapri.
Le spiagge del Cilento sono tra le migliori d’Italia grazie al mare sempre limpido, pulito e ben protetto; infatti sono ben 12 le Bandiere Blu presenti in questa zona costiera.
Costiera Cilentana
COSA VEDERE E COSA FARE
COSA VEDERE
La Costiera Cilentana è una zona ricca di luoghi da scoprire, tra siti archeologici e balneari verranno di seguito elencate le località più caratteristiche che vale la pena visitare.
Alle porte del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni è situata la città di Agropoli, conosciuta per il suo lungomare e le sue spiagge. La più peculiare è sicuramente la Baia di Trentova, nominata bandiera blu, appare come un paradiso naturale in cui l’acqua cristallina attira sempre moltissimi turisti che rimangono ammaliati da questa piccola spiaggia davvero caratteristica.
Un’altra tappa importante è Acciaroli, piccola frazione del comune di Pollica. Anche Acciaroli presenta uno dei mari più limpidi e puliti d’Italia premiato Bandiera Blu. Caratteristici di Acciaroli
sono il centro storico e la zona portuale, che è quella più moderna del borgo.
Una delle zone più suggestive della Costiera Cilentana è la cittadina di Palinuro, tipica per le numerose spiagge, grotte, baie ed insenature. Sviluppata sul promontorio di Capo Palinuro, la cittadina attira numerosi turisti nazionali ed internazionali. Una delle grotte più importanti di Palinuro è la Grotta Azzura, così rinominata per l’intenso colore azzurro delle acque; un altro luogo altrettanto suggestivo è la famosa spiaggia del Buon Dormire, raggiungibile unicamente via mare, in cui l’acqua del mare è di color verde smeraldo e dalla quale si può ammirare il famoso Scoglio del Coniglio. Inoltre Palinuro è famosa per la frenetica vita notturna, ricca di locali, discoteche e discopub in cui divertirsi nelle serate estive.
A 10 km da Palinuro troviamo la bellissima Marina di Camerota, una località turistica della Costiera Cilentana molto conosciuta sia da turisti nazionali che internazionali e denominata la “Perla del Cilento”. Marina di Camerota presenta non solo numerose spiagge, ma è anche un luogo ricco di storia e natura, infatti sono presenti molte grotte e proprio per esaltare la loro importanza storica, archeologica e geologica è stato istituito il Museo Virtuale Paleolitico.
Una delle spiagge più belle di Marina di Camerota è la Baia degli Infreschi, una piccola insenatura marina che è possibile raggiungere via mare, dal porto della città. Questa caletta, propria delle coste rocciose, è un luogo particolarmente suggestivo in quanto è un vero e proprio specchio d’acqua cristallina.
La Costiera Cilentana è inoltre famosa per la Dieta Mediterranea poiché il luogo d’origine di tale dieta è la città di Pioppi, una frazione del comune di Pollica.
La Dieta Mediterranea venne creata dallo scienziato americano Ancel Keys proprio nella cittadina di Pioppi in cui egli stesso si trasferì ed iniziò uno studio sull’abituale alimentazione della popolazione del Cilento, povera di grassi animali e ricca di verdure, legumi, olio d’oliva e pesce. Keys riteneva che questa alimentazione apportava dei benefici alla salute in quanto riduceva l’aumento delle cosiddette “malattie del benessere” quali l’ipertensione, il diabete, l’aterosclerosi. La frazione di Pollica ha inoltre istituito il Museo Vivente della Dieta Mediterranea in onore del suo fondatore Ancel Keys.
PIATTI TIPICI
Dalle montagne al mare sono tanti i piatti a base di prodotti locali tutti da scoprire, insieme all’olio pregiato e agli ottimi calici di vino DOC che in questa zona non mancano. Senza paragoni è la ricchezza gastronomica di una di una terra che sa apprezzare il buon vivere passando per la tavola.
Ecco un assaggio della buona cucina cilentana
Prodotti tipici del Cilento:
Alici di menaica: il nome deriva dall’antichissima tecnica di pesca con barche a remi (le ”Menaide”), tipiche di Pisciotta. Spesso cucinate ripiene di formaggio caprino e dette alici ‘mbottunate.
Caciocavallo podolico: un formaggio stagionato prodotto alla maniera tradizionale solo in alcuni periodi dell’anno. Prende il nome dal latte delle vacche podoliche.
Cacioricotta: un formaggio di latte di capra, pecora e mucca che somiglia molto alla ricotta.
Ceci di Cicerale: più piccoli dei normali legumi, sono ricchi di sali minerali e tipici del paese di Cicerale, che proprio da essi ha preso il nome.
Fichi bianchi: devono il loro nome al colore giallo chiaro della buccia, una vera prelibatezza soprattutto quando vengono essiccati e ricoperti di cioccolato
Mozzarella co’a mortedda: viene spesso conservata in rametti di ”mortedda” nome dialettale del mirto
Olio d’oliva: dal colore giallo paglierino, prodotto dai secolari ulivi pisci ottani
Soppressata di Gioi: un insaccato leggermente affumicato con al centro un pezzo di lardo. Tipico del paese di Gioi,è l’unico salame campano lardellato.
Vini DOC Cilento e Castel San Lorenzo: nelle loro varianti di bianco, rosso, rosato, moscato e aglianico, sono vini ricchi di storia e decantati da poeti e cantori
Piatti tipici del Cilento:
Cavatelli con il ragù: una pasta fresca chiamata così perché i tocchetti di pasta vengono “cavati” con le dita.
Ciambotta: un piatto della tradizione povera cilentana a base di verdure. Solitamente si usano patate, melanzane, pomodori, peperoni, peperoncino, cipolla, erbe aromatiche.
Cicci ammaretati: zuppa di legumi nata in tempi in cui i contadini “sposavano” le rimanenze dei baccelli che avevano in casa. E’ composta da ceci, lenticchie, mais, frumento, borlotti, cannellini e castagne
Freselle con pomodoro: una fetta di pane messa nuovamente nel forno (e dunque bi-scottata) e va semplicemente spugnata con un po’ d’acqua. Si narra che i marinai, costretti a lunghi mesi di navigazione senza toccare terra, ne portavano con sé quantità ragguardevoli, per spugnarle nel mare.
Lagane e ceci: una sorta di pappardelle preparate con grano duro e acqua e condite dai gustosi ceci locali.
Maracucciata: una polenta a base di ”maracuoccio”, piccolo legume simile al pisello.
I piatti delle feste:
Pastorelle di castagne: dolce di Natale tipico di Cuccaro Vetere. Il nome di questi fagotti ripieni di castagne probabilmente ricorda qualche giovane ragazza del luogo o una figura del presepe, mentre la forma evoca le stelle della Notte Santa
Pizza chiena: il nome indica la cosiddetta “pizza ripiena” e si definisce “chiena” proprio per la sua consistenza, in quanto è farcita con salumi e formaggio. Si usa prepararla il venerdì Santo, così che possa riposare per tutto il giorno, pronta per essere gustata il giorno di Pasqua o Pasquetta.
Scauratielli:tipiche zeppole cilentane della tradizione natalizia intrecciate a forma di fiocco e aromatizzate con rosmarino
Viccio cu l’uovo: ricetta tipica della Pasqua nel Cilento. E’ una treccia di pane bianco che contiene un uovo. La forma intrecciata ricorda l’aspetto di un neonato in fasce, simbolo della nuova vita.
COSA FARE
Una volta arrivati in Costiera Cilentana è opportuno visitare la città di Paestum conosciuta in tutto il mondo per essere uno dei siti archeologici più importanti d’Italia. Paestum gode di un’elevata importanza storica ed architettonica in quanto fondata dai Greci alla fine del VII secolo a.C.
É famosissima per i suoi monumenti, in particolar modo i Templi e gli Scavi. Importante citare anche il Museo Nazionale di Paestum che custodisce al suo interno una delle opere greche più importanti, la Tomba del Tuffatore. Paestum non è solo cultura ed architettura, secondo molti infatti è proprio nel comune di Capaccio Paestum che viene prodotta la migliore Mozzarella di Bufala Campana; inoltre la città possiede anche delle splendide spiagge che danno appunto inizio al lungo tratto di costa del Cilento.
Un altro sito archeologico importante presente nella Costiera Cilentana è quello degli scavi di Velia, situato nel comune di Ascea all’interno del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Gli scavi della metropolis greca Velia occupano una posizione privilegiata tra le diverse località balneari più importanti della Costiera Cilentana. Simbolo degli scavi è la famosa Porta Rosa unico esemplare di arco greco risalente al IV secolo.
Vale la pena visitare due luoghi particolarmente suggestivi, entrambi situati nell’entroterra del Cilento. Il primo è la Certosa di Padula, dichiarata dall’UNESCO nel 1998 patrimonio dell’Umanità, attualmente sede di manifestazioni, convegni ed eventi.
Il secondo sono le Grotte di Pertosa che costituiscono l’unico sito speleologico in Europa in cui è possibile navigare in un fiume sotterraneo ed addentrarsi nel cuore dei Monti Alburni.