La Campania: cosa visitare

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Non ci giriamo troppo intorno, quando parliamo di Campania qual è la città che subito ci rimbalza nella mente? Napoli!

Sua maestà Napoli, città di grande potenza e cultura: quando vai a Napoli resta dentro, anche gastronomicamente, perché come si mangia a Napoli solo in altri pochi posti d’Italia o forse del mondo è possibile.

La città di Napoli vanta una posizione geografica perfetta, con la sua ampia baia blu e tramonti incredibili dai mille colori intensi che si rispecchiano in acqua.

Napoli non è solo una città ricca di storia, infatti le testimonianze sono tutte preservate nei numerosi musei; è nota per i suoi quartieri vivaci, i personaggi pittoreschi, il forte senso d’appartenenza, la gioia ed il dolore di periferie grintose.

Tutta questa cornice è arricchita dal cibo d’eccellenza e persone dedite a vivere la vita al massimo. Il motivo per cui i napoletani vivono con tanto fervore e gusto è forse dovuto alla minaccia sempre presente del vulcano quiescente, il “Vesuvio”, e ai ricordi di tale distruzione nei resti di Pompei ed Ercolano.

Finora la città è stata risparmiata anche perché tutta la città si sviluppa su un’area vastissima proprio lungo il vulcano e presumibilmente protetta dal miracolo del sangue di San Gennaro.

Infatti, due volte all’anno, i napoletani riempiono il Duomo della città per assicurarsi che il sangue del santo si sciolga nella sua fiala, garantendo la sicurezza da un’eruzione vulcanica.

Costiera Amalfitana e Capri un tempo dimora di pirati e di una potente repubblica marinara, la Costiera Amalfitana e l’isola di Capri caratterizzate da colori vivaci, ospitano oggi yacht costosi provenienti da tutto il mondo.

Un viaggio a sud lungo la costa dalla Penisola Sorrentina con le sue coste frastagliate, ha accolto pittori, scritto e artisti come Goethe, Nietzsche e D’annunzio.

Punta di diamante Sorrento, ma non sono da meno Massa Lubrense che vanta le spiagge più belle di tutta la regione, Sant’Agata sui due Golfi che sorge tra due meravigliosi golfi: Napoli e Salerno.

Il pit-stop a Salerno non dovrebbe essere affrettato perché grazie alla sua posizione strategica, ovvero al centro tra le due meravigliose costiere: “Costiera Amalfitana e Costiera Cilentana” è scelta dai turisti proprio per questo motivo; oltre al fatto che dal porto è possibile prendere numerosi traghetti ed arrivare su tutta la costa fino a Capri e Ischia tra paesini poetici e scenari idilliaci.

Anche la semplice autostrada regala panorami mozzafiato e opportunità per visitare città di pescatori e/o luoghi turistici alla moda come Positano o Ravello un vero e proprio balcone vista mare meta romantica da far battere forte il cuore per così tanta bellezza visiva.

Amalfi, città compatta e sempre piena di turisti provenienti da tutto il mondo, capace di regale bellezza e passione per un luogo così magico e colorato, con il suo Duomo di ispirazione Arabo-Normanna e tetti di tegole rosse, sono un complemento perfetto per lo scenario naturale di scogliere verdi e acque blu limpide.

I colori la fanno da padrone sempre tra le ceramiche dipinte a mano che riportano al passato grazie ad una tradizione artigianale che per fortuna è ancora ben salda e radicata culturalmente.

Ogni città, borgo e piccolo paese lungo la Costiera Amalfitana merita almeno una breve visita, ma la vera attrazione è il paesaggio che grazie alle cure necessarie di preservazione e salvaguardia, rimane incomparabile e iscritta nella lista del patrimonio mondiale UNESCO dal 1997.

E le curve? Si, la costiera si caratterizza anche le sue strade.

Il percorso è tutto a zigzag che effettivamente non è proprio facile per tutti (infatti bisogna andare molto cauti e prevedere qualche sosta in più) soprattutto per chi soffre il mal d’auto ma il panorama ripaga immediatamente.

Immancabile e non assolutamente ultima scelta, troviamo la Reggia di Caserta, costruita nella seconda metà del XVIII grazie al volere del Re di Napoli Carlo di Borbone.

La maestosità di questo complesso fu voluta proprio per non essere da meno alle “Regge” costruite nelle altre capitali europee, in particolare con la famosa reggia di “Versailles”.

Dichiarata anch’essa nel 1997 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO la Reggia di Caserta è una meta turistica da elevati numeri di presenze, oltre alla bellezza architettonica e decorativa, il suo parco è uno spettacolo da non perdere; si estende per oltre 3 chilometri tra statue, fontane e due giardini, uno inglese e uno all’italiana.

La cucina in Campania è poesia per il palato!

La cucina campana è il top dell’Italia. Molti dei piatti originari della Campania sono stati adottati e rivisitati nel resto dell’Italia e non mondo.

Il cibo italiano non sarebbe lo stesso senza gli spaghetti conditi con la pommarola, la famosa salsa di pomodoro rosso fuoco. La Campania è anche “Pizza”, con le prime pizzerie al mondo (ancora in attività) nate per le strade di Napoli.

I terreni vulcanici della Campania coltivano alcuni dei migliori prodotti in Italia, tra cui i pomodori San Marzano (DOP), il cui colore rosso intenso e il sapore ricco sono apprezzati per le preparazioni di salse e piatti classici della tradizione che per piatti gourmet.

Conosciuta anche per i suoi frutteti che vanno dalle sue famose pesche, uva, albicocche, fichi, arance e limoni (inimitabili limoni della costiera amalfitani, che crescono con il profumo del mare).

Passiamo adesso ad un altro must il “formaggio” il più famoso e rappresentativo nonché copiato (con poco successo, per fortuna!) la “Mozzarella di Bufala Campana” (DOP), prodotta con latte di bufala, è utilizzata per condire specialità come la Pizza Margherita e l’Insalata Caprese. Altri formaggi apprezzati sono il pecorino, la scamorza, la ricotta (sia di vacca che di bufala).

I frutti di mare sono un alimento base della costa campana, il pesce fritto in olio d’oliva sono i piatti più richiesti.

I dolci campani spaziano dagli Struffoli glassati al miele, le Delizie al limone ricoperte e farcita con crema chantilly al profumo di limone fino alle famose Zeppole ripiene di crema pasticcera, tradizionalmente servite il giorno di San Giuseppe nel mese di marzo.

I vini campani hanno un pedigree davvero antico, molte tipologie risalenti ai primi coloni greci e decantate dai romani. Altre varietà sono state rinnovate con moderne tecniche di vinificazione, rendendo i vini campani molto richiesti sia in Italia ma soprattutto all’estero.

Il rosso di punta della Campania è il Taurasi (DOCG); un vino aromatico secco che si esprime al meglio se invecchiato e che mantiene ancora oggi il suo carattere forte dopo duemila anni. I vini del Vesuvio assumono i tratti del terreno ricco delle pendici del vulcano, rosso più mite e bianco profumato.

Sempre dall’area vesuviana è il bianco dal nome criptico, “Lacryma Christi”, o lacrime di Cristo. Ma il vino più famoso della Campania è anche il più antico, il “Greco di Tufo” (DOCG), arrivato con i primi coloni greci.

Non abbiamo ancora finito il tour “alcoolico” assolutamente da citare sono i liquori campani tra cui il Limoncello di Capri, ottenuto dai limoni dalla buccia spessa dell’isola famoso in tutto il mondo da azzardare quasi “patrimonio dell’umanità”, il Nocillo di Curti è un liquore alle noci prodotto nella zona del Vesuvio gustato come digestivo.

Poi passiamo nelle zone di Benevento con l’infuso di erbe dorate Strega, utilizzato anch’esso in cucina come il limoncello, viene sorseggiato a fine pasto.

Non aspettare ancora a prenotare la tua vacanza, le meraviglie Campane ti aspettano!

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